È da secoli ormai che il cane è considerato il nostro migliore amico: ci accompagna per il resto della nostra vita, sia mentalmente che, soprattutto, fisicamente.
L’amicizia tra uomo e cane rappresenta un legame indissolubile ed impossibile da sostituire. Rendere piacevole, per quanto possibile, l’ambiente che circonda entrambi è una buona consuetudine.
Ci sono però varie accortezze da tener presente anche quando si varca la soglia di casa e si porta con sé il proprio cane oltre a diverse normative in vigore.
Esistono vari luoghi per cani più adatti di altri, come aree per cani create appositamente per i nostri amici pelosi e diverse regole dettate dal buonsenso quando si fa ingresso in esse.
Per cominciare, sarebbe sempre meglio tenere con sé un guinzaglio ed una museruola anche qualora considerassimo il nostro cane molto socievole: in presenza di altri esemplari più aggressivi – o randagi – rimarrai piuttosto stupito dell’influenza che anche solo la presenza di questi ultimi potrà avere sul tuo cagnolino.
Arrivare preparato e prevenire conseguenze spiacevoli è un buon punto di partenza; è quindi opportuno evitare di lasciare i cani liberi di scorrazzare e girovagare per le strade della città o della campagna.
Un altro suggerimento è di provvedere in prima persona all’igiene del tuo amico: per lui fare i bisogni è una cosa naturale, ma è tuo il compito di portare sacchetti che ti saranno utili non appena avrà terminato.
Quando portiamo a spasso un cane, non sempre provvediamo al suo bisogno di correre e sgranchirsi per bene le zampe: ecco perché è stata inventata l’area cani.
Il tuo cucciolo – in un’area attrezzata per cani – è libero di trascorrere del tempo con altri amici a quattro zampe, sfruttando la sua energia e muovendosi in libertà.
Dobbiamo però conoscere la normativa in vigore per poter capire che cosa è consentito fare, e cosa no, in tali zone.
Area cani: normativa
Ti forniremo ora indicazioni utili per la normativa area cani in vigore ormai da diversi anni.
A queste occorre aggiungere chiaramente il buonsenso e una buona educazione nei confronti sia degli altri cani che degli altri padroni.
Molte regole coincideranno con quelle che ti abbiamo già accennato, ma potrebbero variare in funzione del luogo.
Vediamo qualche ottimo consiglio riguardo al nostro comportamento e a quello dei nostri amici a quattro zampe in un’area cani e quali sono i rischi conseguenti qualora decideste di non applicarli:
- In primo luogo, è corretto conoscere il nostro cane e rendersi conto della sua grandezza in confronto ai cani già presenti nell’area: è fortemente sconsigliato entrare con cani di piccola taglia qualora nell’area siano presenti razze di grossa taglia;
- È vietato l’accesso ai cani che non possiedono microchip all’anagrafe canina o che non abbiano seguito le vaccinazioni necessarie per rabbia o altre malattie trasmissibili a terzi;
- Per la stessa ragione non possono entrare cani pericolosi: normativa divulgata per evitare spiacevoli incidenti;
- È sempre utile tenere il guinzaglio con sé: siamo responsabili – a livello legislativo – di qualsiasi azione del nostro cane e quindi non siamo esonerati dalle conseguenze, anche gravi, in cui potremmo imbatterci;
- Bisogna sempre raccogliere le deiezioni del proprio animale: ogni parco cani adeguatamente attrezzato fornirà sacchetti e contenitori appositi, in quanto l’igiene è una priorità anche fuori dal contesto stradale;
- In ingresso e in uscita è obbligatorio chiudere dietro di sé il cancello: in un momento di gioco e di corsa, il cane potrebbe uscire dall’area sgambamento cani e finire in strada, dove potrebbero circolare liberamente macchine ad una velocità pericolosa per la loro incolumità;
- È vietato portare con sé del cibo o dei giochi per il proprio cane o per quelli che gli stanno intorno: questo potrebbe costituire una fonte di eccitazione tale da essere difficilmente gestibile in caso di azzuffamento;
- In aggiunta al punto precedente, il cibo – qualora presente nell’area – potrebbe rivelarsi pericoloso: sempre più persone sanno che non è consentito introdurlo; purtroppo però qualche persona folle potrebbe aver aggiunto del veleno al cibo. Presta perciò molta attenzione qualora vedessi il tuo cane masticare qualcosa!
- È vietato introdurre cani in calore: anche questa ragione potrebbe essere fonte di un eccitamento irrazionale per il tuo cane e ostacolarti nel poterlo controllare a dovere in caso voglia competere con altri esemplari.
Per conoscere l’elenco completo vi invitiamo comunque a leggere tutto ciò che concerne l’area cani – regolamento in vigore dal 2017 – e a prenderne piena consapevolezza per evitare spiacevoli e salate sanzioni.
Troverete online un pdf riguardo all’area sgambamento cani normativa nazionale, anche se territorialmente ogni comune può decidere quali regole applicare più severamente di altre.
Cani al guinzaglio: la normativa
Chi possiede un cane sa quanto sia importante passeggiare per il suo benessere: un cane infatti necessita di uscire 3 o 4 volte al giorno e l’ideale sarebbe che potesse camminare per 60-90 minuti.
Per chi desidera portare fuori il proprio amico a quattro zampe vi sono, tuttavia, norme specifiche per tutelare l’incolumità e la sicurezza sua, degli altri animali e delle altre persone presenti.
É infatti necessario essere muniti di museruola e guinzaglio, ed è ovviamente obbligatorio raccogliere le deiezioni del proprio animale nei luoghi pubblici.
Cosa dice la legge sul guinzaglio dei cani?
Ma qual è la normativa esatta prevista dalla legge in questo caso? Ricordiamo che la questione della conduzione del proprio animali domestico è regolata da un articolo e due ordinanze.
L’Art.83 del Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 febbraio 1954, n. 320 prevede: l’obbligo di idonea museruola per i cani non condotti al guinzaglio quando si trovano in un luogo aperto al pubblico e l’obbligo della museruola e del guinzaglio per i cani condotti nei locali pubblici e nei mezzi di trasporto pubblico.
Vi sono poi in materia due ordinanze: la prima è l’ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dalle aggressioni dei cani, secondo la quale il proprietario del cane e chi lo detiene temporaneamente (quindi chiunque lo stia portando a passeggio) sono tenuti a:
- Condurre il proprio cane utilizzando sempre un guinzaglio di lunghezza massima pari a 1,5 metri;
- Portare con sé una museruola, rigida o morbida, da mettere al cane dietro richiesta;
- Raccogliere le deiezioni.
La seconda, invece, risale al 13 luglio 2016 e mira a estendere la validità della prima fino al 07 settembre 2017 (legge guinzaglio cani 2017).
Pertanto, i doveri principali dei proprietari di cani, o di chiunque li stia portando a passeggio, sono di raccogliere le deiezioni, portare il cane al guinzaglio, portare sempre una museruola da applicare al proprio animale.
Un ulteriore obbligo è quello di affidare il proprio amico a quattro zampe solo a persone che siano in grado di gestirlo: in particolare non è consentito lasciare il cane a bambini o persone anziane poiché questi soggetti potrebbero avere difficoltà ad occuparsi fisicamente dell’animale, soprattutto se di grandi dimensioni.
Insomma, portare a passeggio il proprio cane è un’attività bellissima, ancor più nella bella stagione, ma per farlo è necessario rispettare determinate regole e usare il buon senso per permettere di trascorrere del tempo piacevole a se stessi, al proprio cane e alle altre persone.
Come insegnare al cane a non tirare il guinzaglio
Dal momento che, come abbiamo visto, tenere legato il proprio animale è obbligatorio nella maggior parte dei casi, come possiamo insegnare al cane a stare al guinzaglio?
Innanzitutto, dobbiamo affrontare alcune questioni correlate al tema. La prima è come insegnare al cane a non mordere il guinzaglio. Non è infatti insolito che esso attui questo comportamento, ma quali sono le cause? E quali i possibili rimedi?
Se il tuo cane lo morde, è probabilmente perché lo ritiene divertente: il gioco del “tira e molla” è infatti spassosissimo per i cani, che lo attuano fin da cuccioli.
Pertanto, se nel momento in cui il tuo animale morde il guinzaglio, tu lo tiri a tua volta nel tentativo di farlo smettere, questo amplificherà l’effetto divertimento.
Una soluzione è quella di usare una corda per addestrarlo, e nel momento in cui lui lo morde abbandonarlo, senza dargli più importanza: il cane smetterà così di considerarlo un gioco divertente.
Un’altra questione che sicuramente interessa i padroni di cane è: come insegnare al cane a camminare al guinzaglio?
Per quanto riguarda l’abitudine di tirare, dobbiamo sottolineare che la maggior parte delle volte è in qualche modo incoraggiata, inconsapevolmente, dai padroni stessi.
Infatti, fin da quando il cane è cucciolo ci lasciamo trascinare dallo stesso, lamentandoci.
Tuttavia, la cosa migliore da fare sarebbe, nel momento in cui l’animale tira il guinzaglio, fermarci e non proseguire.
Infatti il cane associa fin da piccolo il “tirare” alla possibilità di procedere in avanti; se invece noi mostriamo che un guinzaglio non in tensione consente di proseguire la passeggiata, lui non sarà incentivato a tirarlo.
È possibile addestrare anche i cani più grandi, anche se ovviamente con minori risultati: dobbiamo ricordarci di fermarci e proseguire solo nel momento in cui il nostro amico smette di tirare, e col tempo gli insegneremo che la cosa migliore da fare per andare avanti nella passeggiata è proprio quella di non farlo.
Affrontiamo, infine, un ultimo argomento legato al tema passeggiate: come insegnare al cane a stare senza guinzaglio.
Insegnare al cane a camminare senza guinzaglio non è certo un’operazione facile e l’allenamento deve essere svolto fin da quando l’animale è cucciolo.
Se vuoi insegnargli a seguirti e rispondere ai richiami, inizia con brevi distanze in luoghi tranquilli e premialo quando ti raggiunge.
Successivamente puoi allontanarti di più, ma solo se gli esercizi svolti in precedenza sono riusciti.
Usa sempre la stessa espressione per richiamarlo, non dimenticando di dargli una ricompensa.
Il percorso sarà lungo, ma alla fine ti darà una grande soddisfazione e il tuo amico a quattro zampe avrà la possibilità di seguirti in luoghi aperti (non pubblici per via della normativa vigente) in autonomia.