La leishmaniosi canina è una malattia infettiva che viene trasmessa ai cani da insetti vettori, chiamati pappataci leishmaniosi.
I pappataci sono simili a minuscole zanzare, e al loro interno avviene lo sviluppo del parassita bifasico che causa la patologia.
É diffusa in più di 70 paesi al mondo, colpisce soprattutto durante estate e autunno e negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento significativo dei contagi.
Il motivo per cui è bene fare attenzione alla malattia soprattutto nelle stagioni estivo-autunnali è che il ciclo della leishmaniosi è infettivo con temperature superiori ai 19 gradi.
Proprio per questo motivo, l’Europa è colpita dalla malattia soprattutto nelle zone meridionali – ma si sta diffondendo anche in altre parti del territorio.
Non è possibile che la leishmaniosi si trasmetta direttamente da cane a cane, in quanto sono i vettori, ovvero i pappataci, gli unici responsabili della sua diffusione.
Vi sono tre tipologie di leishmania cane, divisi in base alla gravità della malattia: la leishmania tropica, la leishmania braziliensis, responsabile di lesioni della cute, e la leishmania donovani, presente in Italia e che può portare alla morte del cane.
Leishmaniosi cane: sintomi iniziali
Considerata la gravità della malattia, è importante riconoscere i principali sintomi leishmaniosi nel cane, in modo da poter intervenire tempestivamente.
Di conseguenza, occorre fare attenzione a eventuale apatia del cane, lesioni della pelle, perdita del pelo, irritazioni a zampe e orecchie, perdita di sangue, febbre, vomito e aumento di volume della milza.
Per trattare la malattia sul nascere, è bene effettuare dei controlli periodici, soprattutto dopo l’estate, anche se la leishmaniosi non può essere guarita ma i suoi effetti possono essere solo arginati.
Gli esami che è possibile effettuare sono di diversi tipi, in particolare evidenziamo SNAP Leishmania, Elisa e PCR che, tramite prelievi sanguigni, consentono di verificare l’eventuale contagio dell’animale.
Se l’infezione è stata trasmessa, si procede con un trattamento a base di antibiotici per bloccarne il contagio, e successivamente portare avanti la cura per il resto della vita del cane.
Leishmaniosi cutanea cane: cura
La leishmaniosi può manifestarsi tramite segni sulla cute del cane nel 56%-90% dei casi.
Queste manifestazioni possono essere tipiche o atipiche: nel primo caso parliamo di dermatite esfoliativa, ulcerativa, nodulare.
La dermatite esfoliativa è il caso più comune e può colpire gli animali di ogni razza ed età.
La dermatite ulcerativa, invece, si manifesta soprattutto sugli arti dell’animale, mentre quella nodulare è una forma meno comune rappresentata dalla presenza di noduli di diverse dimensioni.
Il trattamento della leishmaniosi è teso ad attenuarne i sintomi, e prevede inizialmente iniezioni di antibiotico per rallentare lo sviluppo dell’agente responsabile della malattia.
Per verificare che il cane sia in grado di sottoporsi a determinati trattamenti, è fondamentale il parere del veterinario, poiché certe cure potrebbero presentare effetti collaterali notevoli.
La cosa più importante da fare è vaccinare il proprio cane con un’iniezione che riduce il rischio di contrarre la malattia (purtroppo non è disponibile ad oggi un vaccino che impedisca del tutto il contagio), soprattutto se si vive in zone a rischio come l’Europa meridionale.
Se la leishmaniosi colpisce gli occhi del cane?
La leishmaniosi è una malattia parassitaria che si diffonde tramite insetti detti pappataci, ed è presente nelle zone dell’Europa meridionale nel periodo compreso tra i mesi di maggio e giugno: questo perché l’incubazione del flebotomo, il batterio responsabile, avviene con temperature superiori ai 19 gradi.
L’età e il sesso del cane non sembrano essere legati, secondo gli studi finora condotti, alle possibilità di contrarre la malattia.
I sintomi della leishmaniosi sono vari, la malattia può infatti attaccare le zone viscerali dell’animale, la cute o gli occhi.
I segni oculari, come cheratocongiuntivite, uveite, panoftalmite, sembrano manifestarsi meno raramente degli altri.
La cheratocongiuntivite consiste in una scarsa produzione della componente acquosa delle lacrime che può provocare una infiammazione della congiuntiva e della cornea.
É detta anche “sindrome dell’occhio secco”, e costituisce più di un terzo delle patologie oculari che colpiscono i cani.
La cheratocongiuntivite è riconoscibile dalla presenza di occhio opaco, chiusura persistente delle palpebre dato che il cane prova dolore, arrossamento e secchezza delle narici.
Cane con unghie eccessivamente lunghe: è segno di leishmaniosi?
La leishmaniosi del cane presenta sintomi diversi a seconda di qual è la risposta immunitaria dell’animale, e ha periodi di incubazione molto lunghi, dai 2 mesi a 4 anni, pertanto il cane può manifestare i primi sintomi dopo un periodo di tempo abbastanza consistente.
I primi segni visibili sono quelli a livello cutaneo, come ulcere e dermatiti, riscontrabili soprattutto su zampe, naso ed orecchie.
Uno dei sintomi che si manifestano è l’onicogrifosi, ossia un accrescimento eccessivo delle unghie del cane.
L’onicogrifosi è una vera e propria malattia, che è spesso conseguente ad altre patologie: le unghie colpite si ispessiscono, assumendo una forma a uncino e allungandosi verso il basso.
L’onicogrifosi causa molto dolore al cane, ed è bene procedere dopo i primi sintomi tramite una visita e gli esami del sangue: dopodiché il tuo veterinario richiederà probabilmente approfondimenti per capire le cause profonde.
Se il motivo è proprio la leishmaniosi, la cura sarà proporzionata all’età e alle condizioni di salute del cane.
Come affrontare l’anemia nel cane affetto da leishmaniosi
Oltre ai sintomi già visti e alle accortezze che il padrone riserva al proprio fedele amico per capire qualora sia affetto da leishmaniosi, è possibile eseguire delle analisi del sangue.
Non è scontato successivamente considerarle, perché essendo l’insetto che inietta il parassita leishmania infantum molto simile alle zanzare, analogo sarà il suo modo di nutrirsi del sangue animale.
Le zone corporee più colpite per i nostri amici pelosi sono le orecchie – chiamate anche pinne auricolari – il naso e l’addome. Il processo di nutrimento per un parassita avverrà in pochi secondi ma lascerà per diverse settimane segni visibili come lesioni singole o multiple a livello epidermico.
Internamente invece, il sangue tenderà a presentare una forma di anemia – nel cane malato di leishmania – di tipo normocromica normocitica.
Per spiegare in termini più semplici, l’anemia di questa tipologia appartiene alla classe delle infezioni o alle infiammazioni croniche.
È di tipo scarsamente rigenerativo, pertanto la distruzione di globuli rossi da parte della milza sarà maggiore, il numero di piastrine tenderà a diminuire e aumenteranno le proteine nel sangue.
Leishmaniosi nel cane: si può guarire?
Per quanto riguarda la leishmaniosi, non si può parlare di una effettiva e totale guarigione, che avviene in rari casi e infonde speranza nei padroni più ottimisti.
Si può però – tramite le terapie che sono state studiate in questi anni e sono in continuo aggiornamento – migliorare e allungare la vita dei nostri migliori amici.
Il decorso della malattia non è fulminante perciò, come per le malattie umane, è utile diagnosticarla quanto prima, ma questo non è sempre facile: il periodo di incubazione della leishmaniosi va da diversi mesi ai 7 anni.
Si potrebbe quindi scoprire da un giorno all’altro che il nostro cane è affetto da diverso tempo da leishmaniosi senza che ce ne fossimo accorti o che avessimo preso precauzioni; per di più, i sintomi che presenta la malattia non sono clinici e quindi facili da riconoscere.
Come se non bastasse, il nostro amico fedele può migliorare per un certo periodo di tempo ma peggiorare successivamente, poco dopo o a distanza di anni, quindi ci riserviamo il dovere di dirvi che tenere sempre sotto controllo la sua salute fisica – una volta debellata la leishmaniosi per la prima volta – è fondamentale.
Curare la leishmaniosi del cane: costo e modalità
Ora ci soffermeremo su alcuni dettagli più tecnici su come curare la leishmaniosi nel cane. Esistono diversi modi di agire per la leishmaniosi del cane: cure farmacologiche o cure omeopatiche. In particolare, alcuni dei farmaci più frequentemente consigliati dai vari esperti sono:
- Antimoniato di meglumina (Glucantime): questa somministrazione può essere prolungata per diverse settimane ed in base alle risposte del sistema immunitario canino;
- Miltefosina (Milteforan);
- Allopurinolo.
Per quanto riguarda il costo, cura leishmaniosi canina e cura leishmaniosi umana dipendono entrambi dal tipo di terapia scelta.
In ordine crescente di prezzo per la leishmaniosi canina abbiamo l’allopurinolo che costa dai 2,50 ai 3,00 euro, poi il Glucantime si aggira intorno ai 15 euro e infine il Milteforan per cui il prezzo può superare anche i 200 euro.
Sono valori convenzionali perché – come sappiamo – ogni rivenditore è libero di scegliere il prezzo di acquisto finale.
Ci teniamo a ricordare che rimarrà comunque compito del veterinario di fiducia consigliare le dosi e/o altre terapie corrispondenti allo stadio della malattia, rifacendosi allo stato di salute effettivo e consigliando ai padroni la soluzione migliore.
Leishmaniosi del cane e cura omeopatica: funziona?
Un modo alternativo di curare il cane senza eccedere nell’uso di medicinali può essere quello di abbinare una dieta alimentare sana a delle cure omeopatiche.
Anche per far seguire al tuo cane un regime alimentare corretto, possiamo indicarti alcuni principi validi che potrai tu stesso farti confermare dal tuo veterinario di fiducia.
A livello nutrizionale, potrebbe aiutarti sapere che:
- Un elevato contenuti di antiossidanti funge da immunostimolante ed è quindi ottimo per gli esemplari più deboli;
- Anche un livello adeguato livello di proteine agevola la riproduzione della massa muscolare;
- Ridurre il contenuto delle basi puriniche, che portano solamente a problemi renali e formazione di calcoli.
Per quanto concerne una cura omeopatica della leishmaniosi, consigliamo sempre il parere degli esperti.
Tuttavia, possiamo già anticiparvi che esistono anche degli integratori che potrai trovare facilmente sul mercato e ti verranno inizialmente fortemente consigliati.
Vaccino contro la leishmaniosi del cane: il costo?
È possibile attuare un vaccino per la prevenzione, ma questo non assicura un’immunità assoluta per tutta la vita del tuo cane.
L’iniezione, infatti, riduce di circa il 90% la possibilità che hanno gli animali di essere contagiati dalla malattia e rinforza il loro sistema immunitario, il che è molto confortante per gli amanti dei cani.
Ti consigliamo chiaramente di evitare le zone segnalate come pericolose come parchi o strade dove si sono già presentati casi e abitano notoriamente cani affetti dalla leishmaniosi, seppur il contagio non avvenga così facilmente come si potrebbe pensare.
Un cane può convivere per molto tempo con la leishmaniosi, sempre se scoperta e trattata in tempo.
A livello di prezzi, il vaccino leishmaniosi – cane cucciolo o adulto che sia – costa all’incirca 210 euro, a cui andranno aggiunti i costi dei vari richiami di circa 70 euro l’uno e la quale cadenza ti verrà consigliata dal vostro veterinario in base alle esigenze del tuo fedele amico.
Sebbene attraverso questi schermi ti possa sembrare una cifra elevata, è da considerare che consiste in 3 iniezioni nel corso di un anno, quindi in realtà il valore distribuito nell’arco dell’anno.
Il prezzo può ovviamente variare e diminuire molto nelle zone più colpite perché i veterinari tendono a voler aiutare i padroni in difficoltà e rendere il vaccino accessibile anche a chi, normalmente, non se lo potrebbe permettere.