Con l’arrivo della bella stagione è indubbiamente piacevole passare intere giornate all’aria aperta con i propri amici a 4 zampe; tuttavia, è bene non sottovalutare il pericolo della processionaria: all’apparenza sembra un insetto innocuo, ma in realtà le processionarie sono pericolose per i cani. Se ti stai domandando in caso di contatto tra processionaria e cane cosa fare, ecco una piccola guida adatta a te.
Questo bruco, così chiamato perché solito muoversi in fila con i suoi simili – come una processione, appunto – è dannoso anche per gli uomini, seppur in misura minore, provocando irritazione e prurito nelle zone colpite. Invece, quando parliamo di processionaria e cani dobbiamo fare molta attenzione: se entra a contatto col cane, processionaria può avere un effetto letale sull’animale se non si prendono subito provvedimenti.
Chi vive in zone abitualmente attaccate da questo tipo di insetto e possiede un orto, deve prestare particolare attenzione a frutta e verdura: in questi casi è importante controllare bene che non siano presenti i peli urticanti della processionaria sulla superficie degli ortaggi e degli altri frutti e, una volta raccolti, è in ogni caso opportuno lavarli molto bene per eliminare eventuali residui prima di ingerirli.
Cos’è la processionaria e perché è un pericolo per gli animali
Se per gli uomini questo insetto causa solo irritazione cutanea e bruciore agli occhi, diverso è l’effetto della processionaria sugli animali: se vengono a contatto con una processionaria, cane e gatto possono addirittura rischiare di perdere la vita se non si agisce in maniera rapida.
Prima di elencare i rimedi per curare i nostri amici a 4 zampe vediamo nel dettaglio cos’è la processionaria o thaumetopoea pityocampa: si tratta di un bruco lungo circa 4 cm che infesta terreno e alberi, soprattutto giovani, muovendosi in fila e formando una sorta di processione. Tuttavia, la parte più dannosa sono i peli della processionaria, pericolo per animali poiché si agganciano al cane o gatto che sta annusando il terreno provocando temibili reazioni allergiche.
Una volta superato lo stato di larva, la processionaria si trasforma in una comunissima e innocua falena che si libra in aria durante le sere estive.
Perché gli animali sono più colpiti da questo insetto rispetto agli esseri umani? Quando portiamo a spasso il nostro amico a 4 zampe, questo ha l’abitudine di odorare il terreno e qualsiasi cosa ha intorno: così facendo, il cane o il gatto possono accidentalmente annusare o addentare una processionaria, i cui peli urticanti si agganciano alla lingua dell’animale, talvolta con conseguenze letali.
Oltre a gatti e cani, anche i cavalli fanno parte degli animali maggiormente a rischio in caso di contatto con la processionaria.
Per ridurre i rischi dovuti a questo bruco, ogni anno in Italia vengono fatte delle disinfestazioni, ma non sono efficaci al 100%: quando portiamo a spasso il nostro animale domestico dobbiamo stare molto attenti e adottare alcuni accorgimenti, come la museruola, per evitare che cane o gatto vengano a contatto con la processionaria.
Infezione da processionaria nei cani: i sintomi da riconoscere
I cani sono gli animali maggiormente esposti a questo pericolo, data la loro abitudine ad annusare e mordicchiare tutto ciò che trovano: mentre passeggiate con Fido in parchi o boschi caratterizzati dalla presenza di pini, è bene che prestiate molta attenzione a come si comporta il cane: infatti, questi luoghi costituiscono l’habitat naturale di questo insetto letale: le processionarie sono solite nidificare all’inizio del mese di marzo su pini e querce, danneggiando anche gli alberi che le ospitano.
Se vivi in un luogo solitamente infestato dalle processionarie, è consigliabile portare a spasso il cane con la museruola, per evitare che mangi questi insetti; inoltre, le processionarie preferiscono spostarsi durante le ore notturne e, in generale, nelle ore più fresche: evita di portare a spasso il cane durante queste fasce orarie, altrimenti prendi le opportune precauzioni.
Per riconoscere i sintomi processionaria cane, osserva attentamente se il tuo animale domestico presenta:
- Salivazione intensa: se il cane inizia ad emettere tanta saliva all’improvviso e in maniera molto intensa è probabile che sia venuto a contatto con i peli della processionaria o ne abbia ingerita una; a volte questa intensa scialorrea può essere seguita da vomito e infiammazioni del tratto gastroesofageo;
- Ingrossamento lingua: i peli uncinati e urticanti della processionaria, agganciandosi alla lingua del cane, possono provocare delle vere e proprie lesioni causando reazioni allergiche che fanno ingrossare la lingua dell’animale con conseguente rischio di soffocamento.
Per evitare di aggravare i danni dovuti al contatto con una processionaria, sintomi cane devono essere riconosciuti tempestivamente correndo subito ai ripari; infatti, se ignorati, questi sintomi portano conseguenze gravissime e talvolta letali: il contatto con i peli urticanti oltre ad ingrossare la lingua del cane può condurre a necrosi delle parti colpite e successiva perdita delle parti del tessuto necrotico.
Inoltre, sintomi minori dell’infezione da processionaria sono: febbre, diarrea, inappetenza e segnali di debolezza del cane; in questi casi si consiglia di intervenire rapidamente per salvare il nostro amico a 4 zampe.
E dopo la processionaria? Ecco rimedi per il tuo cane
Portare a spasso il cane è un obbligo, ma anche un piacere per il proprietario: è un modo piacevole per trascorrere del tempo con il nostro animale domestico e giocare serenamente con lui. Per chi abita in zone particolarmente infestate da processionarie esistono delle soluzioni – come la museruola – per poter uscire con il proprio amico a 4 zampe riducendo il rischio di contatto con questo temibile bruco.
Tuttavia, può accadere comunque che il cane venga a contatto con questo insetto; in questi casi, a seguito del contatto con le processionarie, rimedi per cani sono essenzialmente 2:
- Soluzione acqua e bicarbonato: se il cane ha leccato o ingerito questo bruco, è necessario rimuovere rapidamente i peli dalla bocca; è possibile farlo manualmente o in modo più pratico sciacquando le fauci dell’animale con una soluzione di acqua e bicarbonato: basta aggiungere 2 o 3 cucchiai di bicarbonato in un litro d’acqua e
- irrorarli nella bocca del cane con l’aiuto di una grande siringa senza ago fino a rimuovere tutti i residui lasciati dall’insetto;
- Veterinario: la soluzione più efficace è quella di portare immediatamente l’animale dal veterinario che curerà il cane attraverso una terapia per debellare l’infezione provocata da tale insetto.
Non esistono molti rimedi fai da te per questo tipo di infezione: quando si tratta di contaminazioni da processionaria, la terapia cane operata dal proprio veterinario di fiducia è la soluzione in assoluto più efficace.
Infezione da processionaria nei gatti
I gatti sono animali anch’essi abituati a stare all’aria aperta e girovagare, anche per molto tempo, in solitudine: ciò li espone a vari pericoli come ad esempio conflitti con altri gatti e animali, disorientamento e intossicazioni; infatti, come per i cani, l’incontro con una processionaria è un pericolo per i gatti.
Infatti, anche ai gatti, nel loro girovagare, piace annusare l’ambiente circostante e ciò li espone al rischio di contatto con le processionarie con sintomi molto simili a quelli riscontrabili nel cane.
I gatti che inavvertitamente vengono a contatto con una processionaria o ne ingeriscono una mostrano, come i cani, sintomi riconducibili a quelli di una reazione allergica: l’eccessiva salivazione e l’ingrossamento della lingua sono le conseguenze più evidenti unite al rischio di soffocamento; inoltre, altri effetti collaterali dovuti al contatto con questo bruco sono riconducibili a febbre, vomito e infiammazioni di bocca, stomaco ed esofago.
Quando si parla di processionaria e gatti è importante essere sempre all’erta: se questi sintomi vengono trascurati le conseguenze possono essere gravi, come ad esempio la necrosi delle parti di lingua colpite e la loro successiva perdita; in altri casi, se non si interviene in tempo, i peli urticanti della processionaria possono essere letali per il micio.
Nonostante venga chiamata anche gatta pelosa, processionaria non è affatto amica dei gatti: estremamente dannosa per gli animali, questa larva è così chiamata a causa dei lunghi peli urticanti di cui è ricoperta; questi peli sono simili a uncini che fungono da strumento di difesa staccandosi quando la processionaria avverte il pericolo con l’intento di provocare reazioni allergiche a chiunque ne venga in contatto.
Prendersi cura del gatto dopo la processionaria
Il gatto è un animale che tende a leccarsi molto spesso in ogni parte del corpo per pulirsi: in caso di contatto con una processionaria, questa tendenza può aggravare ulteriormente la situazione; infatti, se la lingua del gatto è infettata dalla larva, aumenta il rischio di esportare l’infezione e lesionare le altre parti del corpo durante la routine di pulizia del gatto.
A differenza del cane, l’unica cura per la processionaria possibile per un gatto è quella applicata dal veterinario: appena se ne riconoscono i sintomi, è necessario portare il gattino dal veterinario di fiducia che adotterà la terapia necessaria per curare l’amico a 4 zampe. Solitamente, si procede con una cura a base di cortisone.
Tuttavia, ogni caso è differente, motivo per cui non esiste una terapia univoca per curare l’infezione da processionaria nel gatto: l’intensità e la tipologia della cura dipendono dalla tempestività dell’intervento; infatti il consiglio è quello di arginare gli effetti negativi rimuovendo i peli del bruco dalla lingua dell’animale – anche con lavaggi a base di acqua e bicarbonato – e portare al più presto il piccolo amico dal veterinario.